Correva l'anno 1926

Il Popolano n° 1 del 1 gennaio 1926

Il Popolano n° 5 del 11 marzo 1926


Il Popolano n° 20 del 31 ottobre 1926

Una gita a Favella

Una giornata davvero indimenticabile fu quella del 18 volgenteper il nostro glorioso Istituto. Tutti gli alunni - convittori ed esterni col Preside, i Professori, i Superiori del Convitto si recarono ad una tenuta del Duca di Bovino, denominata Favella, e vi si trattennero alcune ore per visitare l'immensa piana di Sibari ed osservare due tombe rinvenute in un assaggio di scavi che ebbe luogo nel 1887. Alle ore sette tutti i gitanti eran riuniti nell'Istituto. A villa Margherita attendevano quattro magnifiche ed ampie automobili che avrebbero dovuto portare sul posto e rilevarli poi al ritorno. Gli alunni più piccoli - accompagnati da alcuni superiori - partirono primi. Gli altri s'avviarono a piedi, mentre il sole splendeva nel cielo purissimo e pioveva la sua luce d'oro sulla bianca via della stazione. Una passeggiata incantevole. A Favella, intanto, a rapide spedizioni, si riunì tutto l'Istituto. La gioia si leggeva sui volti di tutti.Tante bandiere sventolavano in quell'allegro corteo che si snodava sull'ampia distesa della pianura, la quale oltre due millenni prima aveva visto la potenza e la fine miseranda della città distrutta. I professori davano spiegazioni continuamente. Ed ecco la prima tomba tutta coperta di terra. Si va in cerca dell'altra: due lapidi e nulla più.Tra il più religioso silenzio il chiarissimo PresideProf. FortunatoBruno improvvisa un magnifico discorso che chiude con una ispirata esortazione ai giovani, nei quali è riposta la maggiore fortuna della Patria. Un delirio d’entusiasmo e una salvad'applausi. Poi difilato all'antica ed elegante palazzina di Favella, accolti consignori le squisita ospitalità dal fattore del Duca di Bovino. Il fotografo è pronto. Subito in gruppo. Ed è la prima fotografia. La seconda coglie gli alunni attorno alle automobili imbandierate. Ed ecco si serve a tutti un'abbondante colazione fatta preparare dal Preside. E il tempo, intanto, vola. E' necessario che i più piccoli prendano la via del ritorno. Con generale soddisfazione mista ad un senso di nostalgia, si lasciano quei luoghi che le bonifiche speriamo rendano presto fonte di ricchezza. Noi plaudiamo all'iniziativa del chiarissimo sig. Preside, che tutto se stesso consacra al bene della gioventù studiosa a lui affidata, e dei suoi valorosi collaboratori che degnamentene seguono l'opera così altamente educativa.

(Il Popolano 25 dicembre 1926)

La scuola elementare a Corigliano Calabro

[riporto il seguente documento dal libro "La scuola in Calabria" , pubblicato il 1926]

 

Corigliano Calabro

Prov. di Cosenza-Circoscr.Scol. di Castrovillari

Circolo dirett. Di Corigliano Calabro

 

Popol. 16179           Altimetria 250

Avv. Giuseppe Caracciolo, Sindaco

Francesco Lettieri, Segret. Comunale

 

D’origine bizantina. Il suo nome si fa derivare da Korion elaion – giardino d’olio.

Si vuole che Corigliano fosse accresciuta ed acquistasse importanza per la distribuzione, nel sec. XII, delle terre di Viscano e Torilliana. Curilianum comparisce come terra importante per la tassazione angioina del 1276. Nel sec. XV ebbe altro aumento per la distribuzione delle terre di Crepacore, Labonia e S. Mauro, i di cui abitanti ripararono a Corigliano. La sua rinomanza deriva principalmente dalla manna calabrese che geme dal Fraxinus ornus dalle foglie tonde e contiene essiccata il 60 per cento di zucchero. La migliore geme col tempo asciutto nei giorni più caldi, dalla metà del giugno sino alla metà del luglio, dai tronchi e dai rami del suddetto frassino a traverso screpolature naturali della scorza. Fu feudo dei Saluzzo di Genova. Nel 1806 fu messa a ferro e a fuoco dai Francesi. Ebbe molti uomini illustri fra i quali G. B. Oliverio, primo fondatore della carità ospedaliera; Girolamo Garopoli, autore di celebrati poemi; Antonio Toscano, l'eroe di Vigliena ; Luigi Palma, precettore di S. M. Vittorio Emanuele III, rinomato professore di Diritto Costituzionale nella R Università di Roma. Il territorio può dirsi una continuazione della vasta pianura di Sibari. Il suolo è fertilissimo, atto all'agricoltura e alla pastorizia. Ha molti corsi d'acqua, spesso causa di gravissimi danni. Il clima è temperato. Sorge su due colline a nord di Cosenza a circa 10 km. dall'Jonio. A sud ha un'immensa barriera di monti. L' orizzonte è molto aperto soltanto fra oriente e mezzodì. Un' importante rotabile provinciale la congiunge ai comuni di Rossono, S. Dernetrio Corone, Vaccarizzo Albanese e S. Cosmo Albanese. Ha tre frazioni: Schiavanea, Stazione ferroviaria, S. Nico, distanti dal centro rispettivamente km. 10. 5. 14. Via rotabile. Mezzi di trasporto automobili, carrozze e traini.

Asilo infantile comunale. Preside, Sindaco. Personale insegnante : Direttrice Marchianò Vittoria. Assistente De Tommasi Maria. Alunni m. 50 — f.30. — Bilancio attivo L. 2.000.00 — Passivo L. 8500.00. A tutte le spese provede il comune.

Classi Insegnanti Alunni Alunne Località
Romano Pietrangelo 45   Capoluogo
Taverna Elena 25   "
Tocci Antonietta 30   "
Armentano Dorotea   30 "
Guidi Antonia   41 "
Taverna Beatrice   44 "
Borromeo Raffaella   60 "
Amato Raffaele 23   "
Borromeo Ernesto 27   "
Guidi Giovanni 26   "
Borromeo Carmela 24   "
Cocola Maria 30   "
Impagliazzo Nella 27   "
Stramezzi Maria 30   "
Donadio Adolfo 50   "
Notaro Vincenzo 50   "
Guidi Diodata   45 "
Stramezzi Caterina   30 "
De Bernardo Teresa   34 "
Cortese Maria   51 "
Spezzano Carlo 45   "
Sapia Teresa 12 23 "
1° 2° Gallerano Domenico 31   "

3° 4°

Gallerano Nicola 32   "
1° 2° 3° Berardi Lucia 18 19 Fraz.Stazione
1° 2° 3° Berardi Rosina 13 22 Fraz.Schiavonea
1° 2° 3° Amato Rodolfo 17 10 Fraz.San Nico

Patronato scolastico - Consiglio di amministrazione: ins.Domenico Gallerano, presidente ; ins. Teresa Sapia, segretaria ed economo. Avv. Terzi Vincenzo, Attanasio Attanasi,Gallerano Nicola, componenti.

Bilancio attivo L. 2999.28 — Passivo L. 2848.75.

Biblioteca scolastica : tutte le classi sono dotate di biblioteca. Vi è una biblioteca popolare con 45 volumi.

Parco della rimembranza : inaugurato il 29 maggio 1923.

Scuola serale : insegnante Borromeo Ernesto. 868  

I miei grafici(cliccarci sopra per ingrandirli)

Dai suddetti dati si evince che la maggior parte degli alunni, circa due su tre, completavano gli studi con la semplice frequenza della terza elementare; un terzo si iscriveva alla 4° e solo un alunno su 10 conseguiva la licenza elementare.

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