Correva l'anno 1819

4 luglio 1819

 

Nuova luce sul Teatro a Corigliano

La ricerca storica non si ferma mai ed è spesso ricca di apporti significativi all’approfondimento della conoscenza di uomini e fatti. Un’interessante delibera del Decurionato di Corigliano Calabro del 4 luglio 1819 sprigiona una nuova luce sulla storia del Teatro della città ionica, nel corso dell’Ottocento. Il 19 giugno 1819, il Sottintendente di Rossano comunica al Sindaco che, per volere sovrano, sono stati stanziati 1000 (mille) ducati a favore del Comune di Corigliano, per la costruzione di un nuovo Teatro. In seguito a tale lettera, il Sindaco, Francesco Persiano, convoca il Decurionato, per discutere di tale argomento il giorno 4 Luglio 1819. Il Decurionato, formato dalle intelligenze più vive della Città, vale a dire Leonardo Bomparola, Ferdinando Ianni, Luca Garetti, Francesco Saverio Patari, Ernesto Vietti, Vincenzo Valente, Giovanni Terzi, Cesare Severini, Giuseppe Marchese, Nicola Malavolti, Giacomo Saccoliti, Giovanni Malfitani, Giacinto Scorzafave e Domenico Alice, nel corso del dibattito, mostra lungimiranza e senso di grande responsabilità. Poiché in città esiste già un Teatro, ubicato all’interno dell’edificio municipale (attuale Sala del Consiglio Comunale), nel cuore del Centro Storico, il Decurionato ritiene doveroso ed utile riattare il Teatro esistente, da anni quasi inservibile, e, conseguentemente, procedere alla costruzione del nuovo Teatro. Saggia decisione, condivisa, giacché il completamento del nuovo Teatro richiederebbe tempi lunghi: in pratica, parecchi anni, durante i quali verrebbe a mancare il commodo di detto Teatro e di un onesto divertimento della Comune, ossia della Comunità coriglianese. Il Decurionato, dunque, decide di procedere alle riparazioni necessarie del Teatro già esistente (tale Teatro era stato costruito tra il 1765 ed il 1770; vedi Mondiversi n.1-2010 pp.24-25), e di impiegare quello che avanza dei 1000 ducati alla costruzione del nuovo teatro. A questo punto, il lettore si chiederà: ma dove dovrà sorgere il nuovo teatro? Ebbene, il Decurionato, dopo un’attenta perizia redatta dall’Arch. Andrea Villacci di Cosenza, individua nell’ex-convento dei Riformati i locali adatti ad ospitare il nuovo Teatro, ormai una necessità assoluta per una Città in continua espansione demografica. Tale notizia storica dà nuova luce alla storia del teatro locale. Dalla delibera suddetta si evidenzia chiaramente che, già nel 1819, i responsabili della cosa pubblica decidono di creare un Teatro all’interno del convento della Riforma (come è noto, ciò diventerà realtà solo nel 1894; il teatro verrà intitolato Principe di Napoli, in onore dell’erede al trono d’Italia, il futuro re Vittorio Emanuele III). In effetti, il ritorno dei padri Riformati nel convento, nel corso del 1822, rimanderà di oltre 70 anni la costruzione di un nuovo teatro in Corigliano. è utile ricordare, quindi, che i locali dell’attuale Teatro, intitolato a Vincenzo Valente, rappresentano per i padri della Città, sin dal 1819, la struttura più idonea ad ospitare un Teatro degno di tale nome. A tale delibera e a tale lungimirante visione civile e culturale si rifaranno, dunque, gli amministratori locali, nei decenni successivi all’Unità d’Italia.

 

(Enzo Cumino)