Correva l'anno 1902

Il Popolano n° 12 del 27 luglio 1902

Il Popolano n° 15 del 30 agosto 1902

Il carnevale finisce bene
II carnevale è finito in mezzo ad una popolare allegria: diverse maschere si sono viste in vari costumi, ma una più delle altre si è distinta, eseguendo a suon di musica delle bellissime quadriglie nelle diverse piazze della città. Tutto passò nella massima calma e senza disturbo dell'ordine pubblico; di che va data lode al nuovo Delegato di RS. ed all'Arma dei Reali Carabinieri che raddoppiarono la loro vigilanza perché nulla di male succedesse. 

(N. 2 del 18 febbraio 1902)

 

Seduta straordinaria

A domanda di 14 consiglieri, il nostro Consiglio veniva convocato di urgenza la sera del 25 decorso mese, allo scopo di protestare contro l'ostinato inqualificabile abbandono in cui vengono lasciate le nostre contrade. Presiedeva il Sindaco Garetti ed erano presenti 22 consiglieri. Nell'aprire la seduta il Sindaco raccomandò la calma nella discussione per evitare qualsiasi disordine nel pubblico - II consigliere Dragosei, ottenuta la parola, faceva osservare che la calma non sarebbe dovuta essere scompagnata dall'energia della protesta; perché per essere noi stati soverchiamente calmi, fummo sempre delusi e trascurati. Le stesse idee svolge più ampiamente il consigliere Attanasio G., rilevando l'assoluto silenzio nel recente discorso del Sovrano intorno alle ferrovie complementari del Mezzogiorno - II pubblico applaudisce - II consigliere Spezzano vuole che si protesti non solo per le ferrovie, ma anche per le opere di bonifiche dei nostri fiumi, e per la trascurata invasione filosserica dei nostri vigneti, e raccomanda al- l'Amministrazione di non cessare d'insistere presso il Governo per solleciti provvedimenti - II Sindaco dice che l'Amministrazione non mancò di chiedere provvedimenti contro la filiossera, ma fu risposto che mancano i fondi per provvedere - Il consigliere Dragosei soggiunse che questa è la risposta che si da sempre a noi altri meridionali: intanto le nostre fertili pianure si vanno sempre più isterilendo - II consigliere Tortorelli disse che si dovrebbero impedire i continui dissodamenti, specialmente alla sinistra del Coriglianeto per opera degli Acresi II Sindaco incaricò lo stesso Tortorelli e il consigliere Borromeo di visitare quelle località e fargliene dettagliato rapporto per interessarne il Prefetto. Dragosei ricordò una recente circolare del Ministero sui dissodamenti, assai rigorosa, ciò che venne accertato anche dal Sindaco. Chiusa la discussione si lesse la proposta del consigliere Attanasio di adesione al movimento delle provincie Meridionali per il riconoscimento dei loro diritti e la tutela dei loro interessi con le aggiunte del consigliere Spezzano E.; e la stessa venne approvata all'unanimità. Dopo ciò si deliberò anche ad unanimità di partecipare con telegramma il risultato della seduta al Prefetto della provincia, al Presidente del Comitato permanente per la tutela degl'interessi del Mezzogiorno e all'On. D'Alife. A maggioranza si deliberò di fare un altro telegramma all'On. Conte Giusso. Dopo di che la seduta si sciolse con la massima calma. 

(n. 3 del 8 marzo 1902)

  

La Scuola Tecnica è necessaria
Assicurate ormai le sorti del nostro Ginnasio, l'istituzione della scuola tecnica si presenta come assolutamente necessaria. Essa è un bisogno come il pane e l'acqua, oggi che al popolo non resta altra tavolozza di salvataggio che un po' di sana e soda istruzione. E si badi che della scuola tecnica si avvantaggerebbe di molto il nostro Istituto Garopoli coll'aggiunta dei convittori che accorrerebbero senza dubbio a frequentarla; a parte che l'utilità diretta ne verrebbe ai giovani coriglianesi, molti dei quali non vanno oltre la quinta elementare, mentre sarebbero disposti a proseguire negli studi tecnici. Giova anzi notare che, aprendosi, col prossimo anno scolastico, magari il solo primo corso tecnico, avrebbe alunni tutti o quasi tutti i licenziandi della quinta elementare pubblica, 14 o 15 nientemeno!, i quali altrimenti saranno obbligati a darsi al mestiere.

La festa di San Giuseppe

Riuscitissima fu la festa di San Giuseppe, resa più solenne per l'intervento dell'Arcivescovo di Rossano, che venne a pontificarvi. Nelle tre sere che precedettero la festa vi furono le fiaccolate che percorsero la città accompagnate dalla musica. Bellissima fu l'illuminazione all'esterno della chiesa con lampioncini alla Veneziana e a luce elettrica. Gran concorso di popolo in chiesa e nella processione. Splendida e dotta l'orazione panegirica recitata dall'egregio arcivescovo Mazzella. Belli e scelti pezzi di musica. Belli i fuochi artificiali che chiusero la festa. 

(N. 4 del 22 marzo 1902)

 

II Comm. De Nava in Corigliano

La mattina di mercoledì, 9 corrente mese, l'Assessore Graziani era andato a rilevarlo in Rossano: donde, accompagnato dal Sottoprefetto, giunse tra noi verso le ore 11 dello stesso giorno. Il Sindaco, la Giunta ed il Segretario Comunale erano scesi ad incontrare l'egregio funzionario all'entrata della città e tutti insieme si recarono al Palazzo Municipale, ove, dietro invito del Sindaco, si trovavano raccolti signori e cittadini di ogni classe. Appena giunti, il Comm. De Nava, uomo dal volto simpatico, franco e leale, da vero calabrese, tenne agli intervenuti un breve discorso... Egli non promette nulla perché, funzionario mandato dal Governo per osservare e riferire, nulla può promettere. Disse però aver fiducia che il Governo, dietro la sua relazione, farà qualche cosa. Al De Nava rispose il nostro Consigliere Provinciale cav. Garetti, facendogli osservare che fin dal 1882 il Consiglio provinciale aveva fatto qualche cosa per le bonifiche, ma che restarono frustrate le premure di quel consesso, perché dopo aver promesso le bonifiche dei nostri fiumi Crati, Malfrancati e Fiumarella, che si erano già comprese nella legge del 1889, non se ne tenne più conto. Volle poi il Comm. De Nava visitare il magnifico castello del senatore Compagna, ove dall'egregio amministratore Guarnieri fu offerto del caffè e liquori. 

(N. 6 del 20 aprile 1902)

 

Edilizia da controllare a Schiavonea

Avendo in occasione dei bagni passati alcuni giorni nella nostra marina, abbiamo visto con piacere le nuove costruzioni che vi si fanno, tanto che col tempo si potrà avere colà un'amena borgata. Ed a ciò pensandosi, sorse a più d'uno l'idea di invocare dalla comunale Amministrazione un po' di vigilanza sulle nuove costruzioni, acciò si faccia qualche cosa di bello dal lato simmetrico e si abbia anche riguardo all'igiene. Speriamo che l'Amministrazione Comunale se ne interessi in qualche modo, affinchè non si abbiano a lamentare i gravi sconci avvenuti e che tuttora avvengono nell'edilizia della città. 

(N. 14 del 23 agosto 1902)

 

La donna e l'orologio

Secondo un illustre filosofo vi è molta analogia tra la donna e l'orologio. Sentite un poco! Le ragazzine somigliano ai vecchi orologi perché vanno sempre avanti. Le fanciulle vestite con molto lusso e sempre alla moda sono come gli orologi dei campanili, perché tutti le guardano... ma nessuno le prende. Le fanciulle belle e sciocche si possono paragonare agli orologi con suoneria, perché da principio divertono ma poi finiscono col venire a noia. Le fanciulle ricche rassomigliano agli orologi d'oro, perché appena si vedono si domanda quanto valgono. Le donne ciarliere sono tali e quali agli orologi con sveglia, perché ci rompono i timpani. E finalmente le donne casalinghe, le buone massaie hanno molta analogia con gli orologi a pendolo, perché sono un po' lente, sì, ma esatte, metodiche e su loro si può contare.

(N. 23 del 23 dicembre)

 

In città un nuovo fotografo

Si trova da qualche giorno in Corigliano il giovane fotografo Francesco Panza, rappresentante della spett. ditta Carlo Fratacci, successore Luigi Ajello, che ottenne ben 14 onorificenze. Delle sue scoperte fotografiche e delle sue specialità negli ingrandimenti ognuno potrà persuadersene dando uno sguardo al campionario esposto, e con le prove che potrà dare dietro richiesta. 

(N. 24 del 31 dicembre 1902)