Antonio Russo

Antonio Russo nasce a Corigliano, in Via Riforma, il 5 gennaio 1927 da Giovanni e da Maria Montalto. Si laurea in Economia e Commercio presso l'Università di Napoli il 20/11/1965 e nello stesso anno comincia ad insegnare presso l'Istituto Tecnico Agrario di Rossano. Il 16-4-1966 sposa Rosa Liguori. Consegue il 17-1-1973 l'abilitazione all'insegnamento di Matematica e Osservazioni Scientifiche e, dopo aver insegnato presso le Scuole Medie di Mirto, Schiavonea e Rossano Scalo, dal 1° ottobre 1976 è titolare di cattedra presso la Scuola Media "Garopoli" di Corigliano. Collabora a "Cor Bonum" e ad altri giornali locali. Nel 1977 pubblica il suo primo libro L'acquanova, opera in cui riporta giuochi, filastrocche, canzoni e poesie popolari coriglianesi, in dialetto, con testo in italiano a fronte. Il volume, dedicato alla moglie, racchiude in sé un tesoro vivente a cui nessuno ha mai fatto riferimento e contiene 160 composizioni appartenenti alla tradizione e al folklore di una comunità che sta perdendo proprio in quegli anni la sua vera identità. In ragione di ciò, va dato atto e merito all'autore di aver compiuto un'operazione culturale di grandissima importanza. Alcuni testi sono illustrati da bravi pittori locali. Nel 1985 Antonio Russo partecipa alla campagna per le elezioni amministrative e viene eletto consigliere comunale nelle file del P.R.I. Vive tale breve stagione politica in maniera appassionata. Nel 1986, nel volume 'A Purtella, ricostruisce e illustra le tradizioni popolari coriglianesi. Alcune sono vive ancora oggi, mentre la maggior parte di esse appartengono alla storia del costume locale. 'A Purtella è un'opera che racconta secoli di vita, usi, costumi, abitudini. L'autore, con ispirata partecipazione, coglie la vita della comunità attraverso le sue usanze e ne mostra affascinato ricchezze e limiti, non rinunciando a quel fine umorismo che rende sempre piacevoli le sue pagine.

Negli anni che seguono, Antonio Russo continua la sua ricerca sul campo, per recuperare e salvare i tesori della cultura popolare coriglianese. Collabora attivamente alla rivista "II Serratore" e il 10 dicembre 1988 tiene il discorso di inaugurazione della Sede del giornale in Via P. Umberto. Quando ormai è pronto il materiale per una nuova pubblicazione, il Russo viene mortalmente colpito da un infarto cardiaco durante una riunione pomeridiana a Scuola (16-1-1989). Il 25 marzo 1989 viene presentato dagli amici de Il Serratore il testo 'A Citatella, pubblicato per volontà della moglie Rosetta Liguori Russo. Il volume è l'ideale, e reale insieme, continuazione de L'acquanova. Infatti, negli anni che vanno dal 1977 al 1988, il Russo raccoglie dalla viva voce di vecchietti oltre 219 filastrocche, detti e poesie, che fanno parte della cultura popolare di Corigliano. L'autore dedica il libro agli alunni e ai giovani coriglianesi, avvertendoli che tutto ciò che fate per Corigliano lo fate per voi stessi, per i vostri figli e per le generazioni future. Da un messaggio così semplice e caldo si coglie in pieno la vera anima di un cittadino che dedica in toto la vita per la costruzione di una città migliore, una "polis" in cui ognuno abbia un ruolo attivo e guardi alla cosa pubblica come a qualcosa di proprio. E ciò A. Russo lo dice con i suoi articoli, con i suoi libri, soprattutto con il suo stile di vita. Uno stile di vita all'insegna del verbo fare. Fare con determinazione, con intelligenza, con amore. Soprattutto, fare bene. Nel 1990 esce, postumo, curato dagli amici de "II Serratore", il volume La mia Corigliano, testo in cui vengono raccolti gli articoli pubblicati da A. Russo sulle testate coriglianesi Cor Bonum, Tribuna, La tela del ragno, fra il 1976 e il 1987.

L'opera raccoglie appunti e note su cose di Corigliano "scritte con garbo, ironia, senza eccessive pretese".

Bisogna, tuttavia, aggiungere la scrupolosità della ricerca e l'attenzione sulla veridicità dei fatti da parte dell'autore.

La figura di Antonio Russo occupa un posto di rilievo nel panorama culturale coriglianese dell'ultimo ventennio. Quando, nel 1977, esce il suo primo libro, L'acquanova, il sonnolento (quasi in letargo) mondo provinciale e contadino di Corigliano riceve uno scossone formidabile. Il dibattito culturale si anima: tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 nascono nuovi giornali e associazioni culturali che cercano di interrogarsi sul passato e fare proposte sul piano sociale e culturale. Anche i partiti politici mostrano maggiore sensibilità verso le tematiche culturali. La pubblicazione di A. Russo ha il merito di avvicinare soprattutto le masse alla storia delle tradizioni del proprio paese. Inoltre, nel corso degli anni Ottanta, vedono la luce nuovi testi di altri cultori di storia locale, i quali, tenendo conto del contributo del Russo, cercheranno di offrire un panorama più completo sulle origini, tradizioni, fatti e personaggi della città di Corigliano.

Come più sopra riportato, la vita terrena di A. Russo termina il 16-11989.
(Enzo Cumino)