Commenti e spiegazioni di alcune poesie di Antonio Ungaro

San francischi
(dal gruppo di Facebook, Amici del dialetto di Corigliano Calabro, un intervento del prof. Rinaldo Longo sulla poesia di Antonio Ungaro, San Francesco)

“… vi ripropongo i versi di Antonio Ungaro con qualche notizia al riguardo e li faccio seguire da due mie traduzioni poetiche con rima i ritmo, una in francese e l’altra in spagnolo. Mi auguro di aver fatto una cosa buona per i lettori la cui lingua madre sia una di queste due.
I versi di Ungaro sono tratti da una sua composizione dal titolo ‘SAN FRANCISCHI’ apparsa sul periodico ‘COR BONUM’ dell’aprile del 1971.

Guardati ‘i chillu visu lu sbiannuri,
chill’uocchi chi vitrijini lampanti,
l’aspietti maistusi, sumigghianti
a nissun’autri santu fra ‘i maggiuri,
cumi vussa di santi ‘u ‘mperaturi
e ddu munni ‘u cchiu ‘ntisu, ‘u cchiu rignanti,
quann’escia e fa ru ggiri ru paisi
.

(Breve commento:Questi versi sono endecasillabi con rima e ritmo, fanno riferimento all’uscita di San Francesco di Paola dalla chiesa del suo convento di Corigliano Calabro per la processione del venticinque aprile, la festa del Patrono. Quel “guardati” oltre che “vedete” vale “ammirate” e “conservate nella memoria”. “Sbiannuri”= splendore. “Vitrìini lampanti” è un’espressione che per il poeta vuole significare ‘lampeggiano riflettendo lampi di divina luce’. Qui la grandezza del poeta si esprime creando e utilizzando il verbo ‘vitriare’, derivandolo da ‘vitri’ (= vetro) e ottenendo così una sonorità memorabile, arricchendo la lingua che usa.)

(segue versione poetica in francese di Rinaldo Longo)

Admirez de son visage la splendeur, 
ses yeux qui donnent des reflets éclairants, 
la mine unique et majestueuse tellement 
qu’il est parmi les saints le supérieur, 
c’est à dire de tous les saints l’empereur, 
et du monde le plus entendu régnant, 
quand il sort et il fait le tour du pays.

(segue versione poetica in spagnolo di Rinaldo Longo)

 

Miráis de su cara el resplandor, 
de los ojos los divinos reflejos, 
el porte unico tan majestuoso 
que nuestro Santo está lo superior, 
de todos los santos el emperador, 
y del mundo el rey más oído, 
cuando él da la vuelta de la ciudad”

Juri i pantani 

Questo sonetto, quasi improvvisato sul tavolo della cantina dell’autore in un pomeriggio d’inverno, fu indirizzato al compianto suo amico Dott. Nicola Tricarico nello scambio di versi sostenuto col medesimo